In diverse regioni italiane si iniziano a stanziare fondi per l’edilizia scolastica. Generalmente essi vengono ascritti alla messa in sicurezza delle scuole: Le necessità comprendono la rimozione di amianto, la certificazione di prevenzione incendi, oltre che adeguamenti strutturali, igienico-sanitari, energetici.
Le ragioni profonde di questi primi stanziamenti per la scuola si dovrebbero orientare intorno al più grande tema del benessere. Lo star bene a scuola si lega certamente alla necessità di avere ambienti sicuri, con una buona acustica, ben aereati, correttamente riscaldati, con una buona illuminazione, ma si sostanziano fondamentalmente con una buona pedagogia che informa il modo di percepire e di fare scuola.
I fondi stanziati possono sembrare esigui, in Valle D’Aosta per esempio si parla di circa 300.000 euro a edificio, ma se si prendesse il tema dello star bene a scuola come criterio di investimento, si potrebbe incidere forse maggiormente sulla qualità degli ambienti scolastici:

assegnare un budget per inserire nel processo di investimento edilizio un professionista che accompagni il corpo della scuola ad appropriarsi del proprio edificio e a informarlo di un concept pedagogico chiaro attraverso processi partecipativi è un segnale politico forte a costi davvero esigui (generalmente per accompagnare una scuola per un anno non va oltre una cifra di 2000 Euro)
prevedere una parte del budget per l’insonorizzazione acustica ha costi ridotti (si parla circa di 1600-2000 euro ad aula per avere buone soluzioni) e cambia di molto il modo di percepire e vivere l’ambiente scolastico;
buona parte del budget certamente si orienta a coprire i costi per le consulenze statiche e per la messa in sicurezza degli edifici,
ma non di dovrebbero dimenticare anche le analisi riguardanti l’illuminazione, l’aereazione e il riscaldamento. Tutti elementi tuttavia che con buoni processi pedagogici di partecipazione della comunità scolastica al benessere della scuola possono essere assunti e condivisi dal grande gruppo che gravita intorno a insegnanti e alunni, ovvero dai genitori e tutta la comunità sociale, che ne potranno beneficiare in modo diretto e indiretto.

Stare bene a scuola significa riconoscerla come un luogo sicuro, ma soprattutto come una risorsa positiva per lo sviluppo, l’organizzazione e la definizione della qualità della vita della comunità sociale.
Il benessere a scuola si definisce quindi come un progetto pedagogico di grande portata che può condurre ad eccellenza gli sforzi politico-economici per il miglioramento qualitativo degli ambienti formativi.