La mia Brava tesista Desiree O. in un questionario ai bambini tra le diverse domande chiedeva “se la scuola avesse un gusto”? la domanda mi è rimasta impressa… perché non usare anche metafore per descrivere la propria esperienza scolastica, perché non accostare alle nostre riflessioni i cinque sensi, che ci raccontano dei nostri ricordi, delle nostre sensazioni ed emozioni, dei vissuti che ci hanno scolpito e sulla base dei quali costruiamo il nostro futuro.
Il gusto della scuola… dolce, salato, aspro, amaro… già troppo generico, il pensiero è già quasi astratto, spesso diventa un concetto “esperienza dolce-amara”, “momenti aspri” ecc..
Se invece penso a qualcosa di concreto mi viene in mente la cosiddetta “michetta” o “rosetta” il pane più semplice che ci davano a scuola allora, là dove vivevo sul Lago Maggiore, bianco, vuoto dentro, ne duro ne morbido, quasi insipido. Lo stesso gusto della mia esperienza di scuola, semplice, tranquilla, a volte un pò insipida e vuota, che si colorava un pò di più quando ci mettevo (e a volte nascondevo) dentro qualcosa io…
Il gusto della scuola in realtà consente interessanti giri di parole: a scuola con gusto, una scuola di gusto, scuola per tutti i gusti. Questo è un po’ lo slogan delle scuole del futuro.
A scuola con gusto dove si ha piacere di andare e dove non si perde il gusto di apprendere. Ricordiamo che conoscere, cercare, capire il mondo è una caratteristica a noi connaturata, un bisogno fondamentale dell’individuo, che nessuno può cambiare… certamente invece ciascuno può decidere di cambiare il luogo e il modo in cui avviene. Si impara con gusto là dove l’appetito non scompare, dove al pensiero viene l’acquolina in bocca…
Una scuola di gusto dove l’attenzione all’estetica non è un dettaglio, dove l’organizzazione degli spazi è un’arte, dove l’architettura ha il suo perché e vuole offrire il suo linguaggio formativo e culturale. Una scuola di gusto perché pensata ad ampio raggio come unità di spazio e ragionamento, pensiero pedagogico e soluzione architettonica. La forma concreta di una idea e di una proposta formativa.
Scuola per tutti i gusti dove l’apprendimento è al centro, e dove ciascuno dunque cerca le proprie vie per conoscere, nella piena consapevolezza che siamo tutti uguali e tutti diversi. Una scuola laboratorio, luogo di sperimentazione e del fare, luogo di ricerca e di cultura, in cui il gusto che prova ciascuno nel proprio personale percorso di ricerca è rispettato, sostenuto e guidato.
E la vostra scuola che gusto ha?